“Dopo tante avventure intorno al mondo e tanti amori per il Vietnam, la Cina, il Giappone e ora per l'India, mi domando se questo luogo non sia il mio vero, ultimo amore”
Così scriveva Tiziano Terzani dell'Orsigna, quel territorio d'alta quota – una manciata di minuscoli borghi nascosti tra boschi dell'Appennino Pistoiese, e raggiungibili, a volte con fatica, attraverso una strada tortuosa – che, per tutta la vita, era stato il suo rifugio, il luogo dove sentiva la necessità di tornare ogni estate. E dove, prossimo alla fine della sua permanenza su questa terra, aveva deciso di intraprendere una personalissima ricerca sul significato, intimo e profondo, sul senso dell'esistenza e sul rapporto tra l'Uomo e la Natura. Entrambi con la maiuscola, e dove il primo è, e deve essere, un avido e sempre rispettoso apprendista.
Nel 2024, a vent'anni dalla morte del grande giornalista, scrittore, viaggiatore instancabile per mondi lontani (e riconosciuto maestro spirituale), la mostra fotografica Orsigna, Montagna Maestra è una narrazione, allo stesso tempo minima e universale, di questo angolo sperduto di mondo, allo stesso tempo vicino e straordinariamente lontano dalla Toscana dell'immaginario collettivo. Attraverso le immagini, che ne svelano i luoghi nel loro ciclico, inesorabile reinventarsi con l'alternarsi delle stagioni, e soprattutto la gente che li abita, rispettandoli e praticando una virtuosa economia di sussistenza, si scopre che, anche oggi, è possibile vivere un rapporto simbiotico con la Natura, anche quella più aspra. Ogni fotografia rappresenta una tessera a comporre uno scenario corale di grande impatto emotivo che raccoglie e interpreta l'eredità dell'amore che Tiziano Terzani provava e trasmetteva, in ogni suo scritto, in ogni sua azione e soprattutto in ogni sua non azione, fatta di ricerca spirituale che mutuava dalla sua conoscenza del sapere dell'Oriente, per l'Orsigna e i suoi abitanti.
Non è una caso che, con una sensibilità tanto delicata quanto potente, le fotografie siano state scattate da Alexey chi ha scelto di vivere in Orsigna, accettandone e abbracciandone con entusiasmo tutte le sfide, da quelle quotidiane a quelle che si possono definire filosofiche, mettendosi all'ascolto del respiro di questa montagna. Perché qui, con i ritmi lenti e lontani dal rumore di fondo che è una costante delle città, lo stare insieme, aiutandosi e sostenendosi, è un valore imprescindibile. Così come lo è quello di trasmettere saggezza attraverso un'arte che ormai soltanto la gente di montagna sa praticare, magari davanti a un fuoco: quella del cantastorie.
Jasmina Trifoni - girnalista di National Geographic Italia